Con la Valve alle prese con i casi di “skin-betting”, negli States nasce una nuova entità dedita a regolamentare l’universo anarchico presente, specie in Counter Strike: Global Offensive.
Si tratta della PEA (Professional Esports Association) , un’associazione creata dalle sette realtà del multigaming americano: Team SoloMid, Cloud9, Team Liquid, Counter Logic Gaming, Immortals, NRG Esports,e CompLexity Gaming.
Obiettivo dichiarato è quello di rendere l’universo competitivo un luogo di stabilità, regolamentato in maniera efficiente in modo tale che i giocatori possano ottenere benefici anche a lungo termine.
Jack Etienne , CEO dei Cloud9 , ha dichiarato che l’era della Wild Esports West è terminata con l’arrivo della PEA, con la quale i team potranno ricominciare a pensare a progetti a lungo termine anche attraverso la suddivisione dei ricavi provenienti dai futuri eventi.
La PEA ha già progettato la sua prima stagione all’interno di CS:GO dove, a partire da Gennaio 2017, i vari team nord americani si sfideranno in un torneo suddiviso in dieci settimane con un montepremi per la prima stagione di 500.000$
Suddividere per riunire
Andy Dinh , CEO dei TSM , ha affermato che la PEA costituirà una Commissione Atleti e provvederà ad agire su varie tematiche legate al rapporto squadra-giocatore, come la possibilità di suddividere in parti uguali tra team e atleti i ricavi provenienti dagli eventi e dallo streaming.
L’arrivo della PEA vorrebbe dare una regolamentazione nel mondo di CS:GO ma il rischio è quello di creare solamente una fitta rete burocratica, a causa della presenza di altre entità come la WESA o la ESEA, che in un pianeta in piena espansione come quello di Counter Strike potrebbe portare a una confusione tra i vari regolamenti.