Dopo l’annuncio del primo torneo unisex di CS:GO (Lo Skylla) molti si sono posti il quesito se un team femminile possa competere in un ambiente , come gli Esports, generalmente maschile
“Non mi interessa o non son capace”
Una ricerca effettuata da un centro studi americano ha affermato che le donne sono interessate a voler affrontare un carriera “tecnologica” perché non interessante o per la non capacità di fronteggiare le sfide, tale cause posson essere applicate anche nel mondo degli Esports ma , questa indagine sbaglia perché il successo, in ambiente come il competitivo dipendono da altri fattori di cui il sesso non ne fa parte infatti la popolazione di videogamers è cambiata nei ultimi anni ora donne e uomini son in equal misura
“Non basta cambiare il popolo, ma la mentalità va cambiata”
La cultura è uno dei fattori importanti per lo sviluppo degli Esports e oggi giorno molte ragazze aspirano a diventare il nuovo Faker o il nuovo Dandi e sentirsi dire da una comunità prettamente maschile parole del tipo: “Non sei capace” fa rendere l’ambiente ostile ma allo stesso tempo da lo stimolo alle giocatrici di migliorare le loro abilità nel affrontare numerose sfide come dichiarato da Lydia “Lydia” Picknell (coach del team Australiano Avant Garde) in questa intervista alla CNN
“L’innovazione è la chiave del successo”
Considerare anche la comunità femminile nel universo competitivo fa in modo che gli Esports diventano un fenomeno mondiale di portata assoluta r dare equal sostegno alle due comunità rende la competizione equa e giusta
Equità che ancora ben lontana da raggiungere l’obiettivo di eliminare i pregiudizi nei confronti delle players ma già iniziare a tendere una mano e un primo inizio verso tali vette.